Fonte: Antenna Sud
Una moschea affianco ad una chiesa cattolica. Nel Cara di Palese, il
centro di Accoglienza per i Richiedenti Asilo, sono gli immigrati a
insegnare il vero valore dell’integrazione. Da un lato i musulmani, a
piedi nudi, raccolti in preghiera, dall’altro le baracche in cui vivono.
Pochi metri quadri per intere famiglie. Reti di cinta come stendipanni.
Tende al posto di porte per dividere gli ambienti. Strutture
provvisorie in cui uomini, donne e soprattutto bambini, 1199 in tutto
provenienti da 41 Paesi, condividono le proprie storie, alcuni da mesi
in attesa di ricevere asilo politico perchè fuggiti dalle loro terre
devastate dalla guerra e dalla fame.
“Ho mal di denti da più di tre mesi”, ci ha raccontato un ospite del
centro, lamentando l’assenza di un medico che lo curi adeguatamente. Una
mamma in lacrime ci ha mostrato gli occhi della sua bambina: “Ha
bisogno di un delicato intervento chirurgico – ci ha spiegato – ma qui
nessuno mi aiuta”.
Su iniziativa dell’Assostampa, una delegazione di giornalisti guidata
dal presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, dalla portavoce
dell’Agenzia Onu per i rifugiati, Laura Boldrini e dal presidente della
Federazione Nazionale della Stampa, Roberto Natale, ha potuto visitare
il centro, documentando condizioni di vita e raccogliendo richieste di
aiuto.
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