Fonte: Il Fatto Quotidiano
“L’Olocausto dei gay non c’è mai stato. C’è stata invece, questo sì, una persecuzione dei gay.
Ma per essere chiari di Olocausto ce n’è stato uno solo, ed è stato
quello del popolo ebraico, anche dal punto di vista legislativo,
normativo; tutti elementi che hanno costituito l’unicità di questo
terribile dramma storico”. Dopo le dichiarazioni in cui venivano
equiparati un bacio fra due donne al reato di atti contrari alla
pubblica decenza, il deputato del Pdl Carlo Giovanardi è tornato con una lezione di storia sugli omosessuali durante una intervista al programma KlausCondicio condotto da Klaus Davi.
Per
dare peso alle sue riflessioni, l’ex sottosegretario alla Presidenza
del Consiglio ha ‘ricordato’ la composizione dei vertici del regime nazista:
“Ricordo anche che il movimento nazista era largamente rappresentato
dai gay perché c’erano gay nazisti ai vertici del partito. L’Olocausto –
ha affermato Giovanardi – ha interessato il popolo ebraico, poi ci sono
stati da parte del nazismo tutta una serie di azioni che hanno
riguardato gli handicappati, i malati mentali, gli zingari, le popolazioni dell’est considerate popolazioni inferiori, i cattolici e gli evangelici che si opponevano al regime e anche i gay”.
Qualche tempo fa invece, Giovanardi aveva accostato l’omosessualità allo stato di malattia: “Credo che un padre che si rivela gay al proprio figlio di otto anni possa creargli dei problemi. Può capitare – ha affermato Giovanardi – anche che un bambino abbia un padre o una madre che possono avere dei problemi, delle patologie
. Chi si trova a vivere situazioni di questo tipo, anche nei confronti
delle altre famiglie e degli altri bambini, qualche problema ce l’ha,
conclude il deputato. Anche sul termine ‘gay’ – che Giovanardi usa come
unico epiteto verso le persone non etero – bisogna ricordare la sentenza
della Cassazione del marzo 2010. La Corte decretò che
dare del gay a vanvera o per stimolare reazioni controverse è reato,
alla stessa stregua di una ingiuria.
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